Uno dei quesiti più frequenti che figli e nipoti di persone allettate rivolgono agli esperti in materia e alle aziende che garantiscono il servizio è il seguente: "la badante deve alzarsi di notte se necessario?"
Sebbene possa sembrare una domanda di semplice risoluzione, fornire una risposta valida per ogni situazione non è affatto scontato. È opportuno, infatti, fare distinzione sulla base della tipologia di contratto stipulato, quindi bisogna capire bene qual è il significato legale del termine "dovere" e quali sono i suoi limiti.
Inoltre, è necessario distinguere tra dovere etico e contrattuale.
I contratti che prevedono la presenza della badante di notte presso il domicilio del paziente sono tre:
- il contratto da badante convivente BS / CS / DS (presta assistenza a persone autosufficienti / presta assistenza a persone non autosufficienti pur non essendo formata / formata per prestare assistenza a persone non autosufficienti)
- il contratto che prevede la sola presenza notturna della badante
- il contratto di assistenza notturna
Per ognuno degli accordi appena citati, è vero o meno che la badante si deve alzare di notte?
Proviamo a rispondere analizzando i singoli casi, nonché le disposizioni legali presenti all'interno di ogni tipologia di contratto.