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Insonnia negli anziani: farmaci e rimedi naturali

Trattare l'insonnia negli anziani è un tema molto ricorrente fra la popolazione della terza età, così come sono molti i metodi per risolverla e tenerla sotto controllo.

Vediamo dunque di rispondere, anche grazie all'aiuto della dott.ssa Loredana Cimmino (psicologa collaboratrice di Epicura) ad alcune domande frequenti sull'argomento, fra le quali vi sono le cause dell’insonnia negli anziani, i modi per debellarla (con farmaci o rimedi naturali), e come richiedere assistenza notturna per i genitori anziani che ne soffrono.

Quali sono le cause dell’insonnia negli anziani?

Secondo le informazioni diramate dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), l'insonnia negli anziani tende a manifestarsi in maniera diversa rispetto a quanto accada fra i giovani e gli adulti. Risulta, infatti, che a sperimentare questo disturbo sono circa il 70% degli uomini e l’80% delle donne oltre i 65 anni.

Gli effetti più evidenti? Ci si addormenta con maggior difficoltà, ci si sveglia frequentemente e ci si alza molto presto al mattino.

Ma perché gli anziani non dormono di notte?

Innanzitutto, va evidenziato come le cause siano molto diverse tra uomini e donne. I primi, infatti, hanno a che fare soprattutto con il bisogno frequente di andare al bagno, mentre il nemico principale delle donne è l’ansia, che genera pensieri negativi che impediscono, per l'appunto, di prendere sonno.

In generale tra gli ostacoli più comuni al sonno troviamo la solitudine, uno stile di vita poco sano e/o le condizioni ambientali non accoglienti (es. stanza rumorosa, materasso scomodo, etc.).

Ma anche le preoccupazioni rispetto ai figli e ai nipoti, i cambiamenti di vita, le cose da fare il giorno successivo e i pensieri catastrofici non aiutano il corpo a rilassarsi quando si va a dormire.

Gli altri fattori ricorrenti riguardano i pasti serali abbondanti, con conseguenti problemi digestivi (più frequenti negli uomini), e le noie provocate dai dolori articolari (con cui hanno a che fare soprattutto le donne).

Insistono poi alcune cause organiche di cui il paziente già soffre, e alle quali l'insonnia si aggiunge. Queste tendono ad acuirsi con l’avanzare dell’età e riguardano soprattutto patologie come la depressione, il diabete, eventuali disturbi renali o polmonari, scompensi cardiaci e malattie neurologiche quali il morbo di Alzheimer e di Parkinson.

Esistono, infine, condizioni abbastanza specifiche, come le fastidiose apnee notturne, che impongono un’attenzione particolare, da parte di un supervisore (ad es. una badante notturna); in seguito scopriremo come affrontare il problema della ricerca della badante, ma per ora concentriamoci sui metodi per combattere l'insonnia.

Cosa caratterizza l’insonnia negli anziani? 

Gli anziani che soffrono di insonnia lamentano una discreta difficoltà a prender sonno la sera e un riposo poco costante che induce all'agitazione notturna; tali problemi portano così a non dormire bene (o per niente) e ad un risveglio stanco e difficile.

In seguito ad una notte così disturbata è frequente riscontrare alcuni comportamenti tipici fra chi non è riuscito a chiudere occhio; fra questi troviamo irascibilità, difficoltà di concentrazione, difficoltà a restare svegli in momenti impensabili della giornata, fatica a controllare le emozioni, riflessi scarsi, aspetto e sguardo stanchi e scarsa brillantezza.

I familiari di anziani che non dormono bene, spesso, non li riconoscono più perché tendono ad essere spenti e apatici; al contrario, potrebbe verificarsi la situazione in cui nei genitori anziani ingestibili sono presenti comportamenti nervosi e tesi.

Pertanto è necessario non sottovalutare il disturbo e chiedere aiuto ad un professionista che possa aiutare i figli di genitori anziani o i caregiver affinché questi possano trovare un supporto anche e soprattutto durante le ore notturne, per tornare a vivere una vita più equilibrata evitando di sacrificare il proprio sonno.

Insonnia negli anziani: alcuni consigli pratici

Sradicare le cattive abitudini e adottare uno stile di vita più sano, insieme a impegno e motivazione, sono gli ingredienti fondamentali per ripristinare l’equilibrio psicofisico e ritornare a dormire sonni tranquilli.

A tal proposito, gli studiosi parlano di “igiene del sonno”, concetto che fa leva su precise regole comportamentali da coltivare attraverso le sei azioni di seguito elencate:

  1. Non assumere caffè o sostanze contenenti caffeina durante le ore serali della giornata. Limitare molto l’assunzione di alcolici perché possono causare la frammentazione del sonno;
  2. Stabilire un orario preciso per la cena. È consigliabile consumarla almeno 3 ore prima dell’orario in cui si intende andare a dormire;
  3. Andare a dormire e risvegliarsi possibilmente alla stessa ora;
  4. Non usare la stanza da letto o comunque il proprio letto per guardare la televisione. Bisogna utilizzare il letto solamente per dormire;
  5. Evitare di utilizzare farmaci che possono provocare insonnia o agitazione;
  6. Assumere un atteggiamento positivo nonostante la sofferenza indotta dalla mancanza di riposo.

Seguire queste indicazioni servirà a migliorare il proprio stato di sonno ma soprattutto la propria condizione di vita; questo perché soltanto modificando le proprie abitudini si può pensare di contrastare un disturbo così frequente.

Oltre a questi consigli, è possibile ricorrere a rimedi naturali così come a farmaci (sotto indicazione del medico di fiducia), oppure rivolgersi a badanti notturne che possano rendere meno pesante la situazione durante queste ore così difficili da sopportare. Scopri di più su queste soluzioni andando avanti nell'articolo.

I rimedi naturali per l’insonnia negli anziani

Rimedi naturali contro l'insonnia negli anziani

rimedi naturali contro l'insonnia sono utili per sostenere e l’addormentamento in modo leggero e dolce. 

Ci sono diversi rimedi fitoterapici pensati per questa problematica, che possono avere un effetto calmante a seconda dell’esigenza:

  • la camomilla: senza dubbio il più utilizzato fra i rimedi naturali, è perfetta anche per i bambini (a patto di non esagerare se non si vuole ottenere l’effetto opposto);
  • il biancospino: agisce sul sistema nervoso, calmandolo e favorendo il sonno;
  • l’iperico: è un calmante che ha un potere benefico soprattutto sulla depressione;
  • il tiglio: ha un leggero effetto sedativo ma risulta ideale per calmare tensioni e nervosismo;
  • l'arancio dolce: ha virtù calmanti;
  • il salice e la passiflora: oltre al potere rilassante, queste vanno anche a calmare palpitazioni e ansia.
  • la melissa: agisce soprattutto sul sistema nervoso;
  • la valeriana: si comporta da tranquillante naturale, agendo su stress e ansia.

È necessario assumere queste erbe in modo costante per almeno due settimane per ottenere i primi effetti calmanti sull’organismo.

L'uso dei farmaci contro l'agitazione notturna degli anziani

Farmaci e medicine contro l'insonnia negli anziani

I farmaci per l’insonnia aiutano l’anziano a trovare sollievo donando un miglior stato di benessere in quanto riduce i livelli di ansia e di stress.

I più usati in quest’ambito sono le benzodiazepine ma è necessario sempre rivolgersi ad un medico prima di assumerle perché diversi sono gli effetti collaterali, quali un rallentamento cognitivo e dell’attenzione, una caduta dei riflessi e creano uno stato di dipendenza e di assuefazione.

Un altro farmaco approvato per il trattamento dell’insonnia è il ramelton, un farmaco che mima l’azione dell’ormone melatonina. Il ramelton ha un migliore profilo di sicurezza e presenta minori effetti avversivi. La sua efficacia è relativamente modesta, migliorando solo leggermente il tempo di latenza al sonno.

In generale l'uso dei farmaci può essere una soluzione momentanea che però, di fatto, non migliora la condizione del sonno e le cause che vi stanno dietro. Certamente aiuterà la persona a risolvere il problema nel breve termine, ma è consigliabile migliorare la propria qualità di vita per ottenere risultati più soddisfacenti.

Gli effetti negativi dei farmaci sugli anziani insonni

I farmaci usati per il trattamento dei disturbi del sonno possono provocare uno stato di confusione e spossatezza in chi non è abituato ad assumerli, provocando sonnolenza derivante da uno stato di rilassamento a cui il corpo non è abituato.

In generale si registra una marcata tendenza ad abusare dei farmaci durante la terza età.

Accade spesso che, a causa dell’ansia generata dal non riuscire ad addormentarsi, gli anziani assumano sedativi con una frequenza molto elevata: a lungo andare però questi farmaci possono indurre dipendenzaaumentare il rischio di cadute accidentali (hanno evidenti ripercussioni sui riflessi) e incidere negativamente sulle capacità cognitive (studi recenti hanno dimostrato l’esistenza di chiari collegamenti con l’insorgere di varie tipologie di demenza).

Gli imperativi più importanti? Evitare tassativamente le auto-prescrizioni e cercare di non abusare dei medicinali che si hanno a disposizione. Al raggiungimento di un equilibrio e di uno stato di benessere sarà necessario ridurre le dosi giornaliere costantemente per evitare dipendenza e assuefazione

L’importante è attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal medico, incluse quelle riguardanti prodotti più o meno naturali acquistabili senza ricetta.

I farmaci sono sempre necessari in caso di insonnia senile? 

Per riallineare i ritmi alterati e recuperare una regolarità del sonno, i farmaci possono essere uno strumento utile, se usati in modo appropriato e consapevole. Tuttavia, i farmaci possono essere necessari durante la prima fase, quando dormire diventa un momento davvero difficile da gestire per l’anziano.

Dopo i primi miglioramenti, però, si può sostituire il farmaco per l'insonnia negli anziani con i rimedi naturali di cui si è parlato sopra, aggiungendo routine efficaci che facilitino il rilassamento quando si va a letto.

Fra i consigli più importanti quando si tratta di stare vicino ai parenti insonni vi è proprio il sostegno di figli e nipoti, insieme all'aiuto di un/una professionista che possa assistere costantemente nelle ore notturne la persona in difficoltà.

Questo permetterà all'anziano di sentire la vicinanza delle persone care e farlo sentire meno solo grazie alla compagnia di una badante notturna che possa occuparsi dell'assistenza notturna.

Ecco dunque qualche informazione più dettagliata sull'assistenza notturna agli anziani.

L'aiuto della badante notturna per gli anziani insonni

Assistenza notturna con badante per l'insonnia negli anziani

Secondo l'American Academy of Sleep Medicine, l'insonnia negli anziani colpisce il 49% degli individui di età superiore ai 65 anni.

È fondamentale comprendere perché gli anziani non dormono di notte ma soprattutto è importante trovare la soluzione a un altro problema: l’assistenza notturna.

L'insonnia negli anziani è senza dubbio frustrante per chi ne soffre ma lo è anche per figli e familiari tormentati dalla paura che il proprio genitore possa alzarsi dal letto, sentirsi male, oppure cadere perché si sente stanco e debole.

Spesso la mancanza di sonno genera una sensazione di angoscia e di solitudine così forte da incidere sul benessere dell'organismo.

Poter contare sull'assistenza di una badante notturna è un'ottima soluzione per far sentire al sicuro il proprio caro e per prevenire la tipica agitazione notturna anziani ma anche ulteriori rischi per le loro condizioni di salute.

Assistenza notturna anziani: costo e family tutor

Fra i molti servizi a disposizione, EpiCura si occupa della ricerca e selezione badanti per tutte quelle famiglie che necessitino di un aiuto anche nelle ore notturne.

La ricerca da parte delle famiglie di una badante notturna, infatti, non è cosa rara. Il costo dell'assistenza notturna agli anziani parte da 1.180€ e comprende:

  • un servizio dedicato di ricerca e selezione della badante, a seconda delle esigenze della famiglia e della persona anziana;
  • la sostituzione sempre garantita in caso di infortuni, ferie o licenziamento;
  • la detrazione fiscale dell'importo, secondo i massimali di legge;
  • la totale gestione burocratica della pratica di assunzione della badante (sgravando la famiglia da incombenze gestionali).

La scelta della badante per la notte è certamente un momento delicato, motivo per cui è a disposizione della famiglia un family tutor, ovvero un consulente professionale che saprà guidare la decisione e dare i consigli giusti su come muoversi, soprattutto se è la prima volta che si intraprende un percorso simile.

Per concludere, affidarsi ad un'agenzia di ricerca e selezione badanti per l'assistenza notturna dei parenti anziani significa cogliere tutti i benefici delle cure a domicilio, e quindi scegliere la qualità di un servizio che si prende cura sia dell'assistito sia della famiglia.

Abbiamo visto come l'agitazione notturna degli anziani dovuta all'insonnia non sia un problema così raro come si potrebbe pensare.

Chi ne soffre può trovale sollievo grazie all'uso di medicinali adatti, pur sempre sotto prescrizione e supervisione medica. Allo stesso modo, sfruttare le proprietà benefiche di alcune piante può essere il modo migliore per riuscire a conciliare il sonno senza ricorrere a farmaci, che potrebbero creare dipendenza o creare effetti negativi nel nostro organismo.

In generale alcuni consigli utili sono quelli di cominciare a compilare un “diario del sonno“, dove annotare tutte le informazioni che possono contribuire ad abbassare o migliorare la qualità del sonno; inoltre, l'aiuto di una badante notturna potrebbe fare al caso delle famiglie che non possono seguire direttamente il parente anziano insonne ma che vorrebbero comunque star tranquilli riguardo al suo benessere notturno.