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I sintomi della demenza senile

Ad oggi, sono state individuate diverse tipologie di demenza senile. Se le cause di questa malattia restano ancora poco chiare, sono perfettamente noti, invece, quali siano i sintomi della demenza senile.

Questi possono comprendere disturbi capaci di modificare significativamente la vita dell’anziano, rendendo spesso necessaria l’erogazione di assistenza domiciliare con figure competenti, come badanti e, se necessari interventi specifici, infermieri professionisti.

Leonardo, infermiere EpiCura a Torino, ci ha parlato di questa patologia, offrendo preziosi consigli alle famiglie che si trovano ad accudire anziani con demenza senile, illustrando le caratteristiche dell'assistenza a domicilio in casi simili.

Demenza senile: cos'è?

Prima di addentrarci su cause e sintomi, è importante chiarire cos'è la demenza senile: si tratta di una patologia che colpisce le funzioni mentali, portando a un progressivo declino delle facoltà cognitive e motorie.

Solo nel nostro Paese ne sono affette circa un milione di persone, in particolar modo gli anziani sopra i 65 anni d'età (nello specifico, gli ultra-ottantenni sono oltre il 30%).

Questi numeri appaiono destinati a crescere, come conseguenza del graduale aumento dell’aspettativa di vita media: secondo i dati forniti dall’UE, il numero dei pazienti affetti da demenza senile crescerà ulteriormente, passando dagli attuali 47 milioni agli oltre 63 milioni stimati per il 2030.

Ad oggi sono ignote le cause della demenza senile e non esistono cure che possano arrestare definitivamente la malattia: tuttavia la ricerca scientifica ha dimostrato che uno stile di vita sano, composto da una dieta bilanciata, attività fisica e buon riposo, riduce significativamente il rischio di sviluppare forme di demenza.

Inoltre, è essenziale ricordare che seppur ad oggi non esistano veri e propri rimedi per la demenza senile, le attuale terapie farmacologiche e un'assistenza adeguata, svolta da personale competente e preparato, possono rallentare notevolmente il decorso della malattia, aumentando la qualità della vita dell'anziano.

Per questo motivo, se svolta da professionisti con esperienza, l'assistenza domiciliare per anziani consente numerosi benefici sia al paziente che alla sua famiglia, impegnata in attività di accudimento dell'anziano spesso molto impegnative: la demenza senile, infatti, interferisce in maniera significativa con la quotidianità della persona malata, rendendo necessaria la presenza di una figura di supporto.

Quali sono i primissimi sintomi della demenza senile che potrebbero far preoccupare sul fatto che qualcosa non va? Esistono dei campanelli d'allarme a cui prestare attenzione?

È necessario, innanzitutto, distinguere tra le varie tipologie di demenza che portano con sé alcune differenze relative proprio alla sintomatologia.

Tipi di demenza senile: sintomi e differenze

Ad oggi, sono state individuate diverse forme di demenza senile.

Le più comuni sono la demenza a corpi di Lewy (DLB), la demenza vascolare e il morbo di Alzheimer.

Degli anziani malati di demenza, circa il 60% dei pazienti soffre di malattia di Alzheimer, il 20-25% di demenza vascolare e il 10-15% di demenza a corpi di Lewy.

Per diagnosticare correttamente il tipo di demenza di cui è affetto il paziente, il medico è tenuto a raccogliere informazioni circa la sua storia (anamnesi) e i suoi comportamenti, valutando inoltre le capacità cognitive e funzionali attraverso test di laboratorio ed esami strumentali quali la TAC.

  • Alzheimer
    Ad oggi, l’Alzheimer è la forma di demenza degenerativa più diffusa: si manifesta tipicamente dopo i 65 anni e sembra essere causata da difetti genetici che favoriscono la distruzione progressiva dei neuroni.

    Il morbo di Alzheimer è una forma di demenza che provoca disturbi importanti della memoria recente (fino ad arrivare a episodi di perdita della memoria che rendono necessaria l'assistenza), difficoltà di orientamento nel tempo e nello spazio e gravi problemi di concentrazione. Altri sintomi riguardano inoltre agitazione, aggressività, stati d’ansia e depressione e disturbi del sonno.
  • Demenza vascolare
    Le demenze vascolari sono causate da piccoli infarti che causano la progressiva distruzione del tessuto cerebrale.

    Ai disturbi cognitivi (quali problemi di memoria, difficoltà di concentrazione, lentezza di pensiero, senso di confusione e disorientamento, allucinazioni) si aggiungono spesso lievi difficoltà motorie.

    Altri sintomi delle demenza vascolare riguardano difficoltà nel trovare le parole, improvvisi cambi di personalità, stati di apatia e depressione.

    Tali disturbi dipendono dall’area cerebrale colpita dalle alterazioni vascolari.
  • Demenza a corpi di Lewy
    Nel caso della demenza a corpi di Lewy, che presenta caratteristiche simili al morbo di Alzheimer, si aggiungono i tipici sintomi del morbo di Parkinson, ovvero rigidità muscolare, tremore, movimenti rallentati, equilibrio precario.

    La sintomatologia classica evidenziata nei pazienti affetti da morbo di Parkinson riguarda circa il 60-65% delle persone colpite da demenza da corpi di Lewy e può essere responsabile, tra le altre cose, di perdite temporanee di coscienza, vuoti di memoria e cadute.

    I pazienti, inoltre, possono avvertire allucinazioni e disturbi del sonno (particolarmente comune in questi casi l'insonnia negli anziani), con sogni vivaci e angoscianti..

Quali sono i sintomi della demenza senile?

Prima di illustrare i principali sintomi della demenza senile, è importante innanzitutto informare il lettore che è necessaria una distinzione tra sintomi della demenza e normale declino neuro-cognitivo causato dall’età avanzata.

A tale riguardo, la scienza precisa che, nonostante i sintomi della demenza senile tendano spesso a coincidere con i disturbi legati alla vecchiaia, le due condizioni restano distinte e non presentano similitudini apprezzabili dal punto di vista medico.

Il declino cognitivo, infatti, è legato soprattutto all’età e non è altro che una conseguenza del normale processo involutivo del cervello.

In caso di reiterati campanelli d'allarme (e soprattutto se si osserva una comprensenza di sintomi), è necessario rivolgersi a un medico il quale, attraverso l'eventuale prescrizione di ulteriori visite ed esami, può escludere o meno la presenza di demenza.

In generale, i primissimi sintomi della demenza senile includono problemi occasionali di perdita di memoria, difficoltà ad articolare le parole, problemi di concentrazione, ragionamento e anche incontinenza urinaria.

Col passare del tempo, la sintomatologia tende a peggiorare, parallelamente al deterioramento di aree più o meno ampie del cervello.

Al momento, la demenza senile viene considerata una patologia incurabile: i pazienti che ne sono affetti possono ricorrere soltanto a terapie in grado di limitarne i sintomi.

Entrando più nello specifico è possibile affermare che allo stadio iniziale, i sintomi della demenza senile consistono in:

  • Cambiamenti sporadici della personalità;
  • Lievi difficoltà di linguaggio, ragionamento, calcolo e comprensione;
  • Mancanza occasionale di giudizio;
  • Piccoli problemi di memoria a breve termine (dimenticanze e amnesie);
  • Apatia e assenza d’iniziativa.

Allo stadio intermedio, i sintomi della demenza senile annoverano:

  • Perdita sempre più evidente delle abilità cognitive;
  • Lieve instabilità emotiva;
  • Marcate difficoltà di linguaggio;
  • Problemi alla vista (incapacità a leggere a una certa distanza e difficoltà nel distinguere i colori);
  • Disorientamento e sensazione di confusione (il soggetto fatica a capire dove si trova, a riconoscere strade e luoghi che conosce bene e a ricordare mesi e giorni della settimana);
  • Aggravamento dei problemi di memoria a breve termine;
  • Debutto dei primi problemi di memoria a lungo termine.

Infine, allo stadio più avanzato, i sintomi della demenza senile consistono in:

  • Perdita pressoché totale delle capacità cognitive;
  • Perdita del controllo motorio (il paziente trova grosse difficoltà a stare in piedi);
  • Incapacità di provvedere alla propria persona (attività semplici come vestirsi, lavarsi e mangiare diventano problematiche);
  • Evidenti difficoltà di deglutizione;
  • Incapacità nel riconoscere amici e persone care;
  • Perdita del controllo sulle funzioni vescicale ed intestinale (incontinenza).

Uno dei sintomi di demenza senile più complessi da gestire riguarda la possibilità che il malato mostri un vero e proprio cambio di personalità: come comportarsi se l'anziano con demenza è aggressivo?

In questi casi è necessario mettere al centro i bisogni della persona anziana che, a causa della patologia, può trovarsi confusa e spaesata, fattori che ne determinano l'aggressività.

Per questo motivo creare una routine e permettere al malato di essere accudito nel comfort della propria casa sono fattori che permettono di tranquillizzare e calmare l'anziano, che si ritrova in un luogo conosciuto e con volti familiari.

Anche il supporto di personale qualificato e con esperienza (come una badante convivente) può fare la differenza, supportando non solo la persona malata nella propria quotidianità ma anche la famiglia, che può così dedicarsi a trascorrere con il proprio caro solo tempo di qualità.

Rimedi per la demenza senile

Nonostante le cure ad oggi disponibili per la demenza non siano in grado di guarirla o bloccarla totalmente, esistono ad oggi terapie farmacologiche in grado di contenere i principali sintomi di questa patologia, rallentando il decorso della demenza senile.

Bisogna ricordare, inoltre, che la somministrazione di specifici farmaci è legata al tipo di demenza senile riscontrato (Alzheimer, demenza vascolare ecc.)

Ad esempio, per quanto concerne la demenza a corpi di Lewy, la terapia normalmente prescritta prevede l’utilizzo di levodopa, un farmaco in grado di contrastare i problemi di natura parkinsoniana.

La demenza vascolare, invece, richiede l’uso di anticoagulanti e antipertensivi, capaci di far fronte ad eventuali problemi cerebro-vascolari.

Gli altri medicinali e preparati farmacologici potenzialmente utili sono gli antipsicotici, gli antidepressivi e le vitamine antiossidanti.

È il medico che, sulla base delle necessità riscontrate dal paziente, decide quali farmaci somministrare e in quale quantità.

Da non sottovalutare, inoltre, l'importanza di un costante supporto all'anziano che, a causa della patologia, potrebbe ritrovarsi a perdere progressivamente la propria autonomia, necessitando di assistenza a domicilio.

Demenza senile e assistenza domiciliare

Come dovrebbe intervenire la famiglia ai primissimi sintomi di demenza senile?

«Comprensione e pazienza sono fondamentali in questi casi» afferma Leonardo, infermiere EpiCura a Torino che ha assistito anziani con demenza senile.

«Se l'anziano mostra ripetuti problemi di memoria, chiedendo di continuo ad esempio cosa ha mangiato, è fondamentale chiedere un consulto medico» spiega il professionista.

«La famiglia in questi casi deve comprendere che la persona anziana può essere confusa e spaesata e deve quindi avere molta pazienza, non rimproverandola e rivolgendosi con gentilezza. La persona con demenza va incoraggiata e supportata nella propria quotidianità, aiutandola in mansioni quali fare la spesa o pulire e riordinare casa».

L'assistenza a persone con demenza senile è dunque fondamentale: per questo motivo è necessario assicurarsi che l'anziano sia adeguatamente supportato nelle proprie attività quotidiane.

Se gli impegni familiari non riescono a garantire tale supporto è bene affidarsi ad assistenti domiciliari competenti, capaci di accudire la persona con demenza senile con la massima professionalità.

Consapevoli dell’impatto che una simile patologia può avere sulla vita dell’anziano e della sua famiglia, Epicura offre un servizio di ricerca e selezione di personale con esperienza e qualificato per l’assistenza a domicilio di anziani, malati e disabili.

Lo scopo è quello di fornire badanti e assistenti domiciliari capaci di garantire un sostegno costante e di alta qualità, sgravando la famiglia da mansioni spesso onerose in termini di tempo e complicate, consentendo la massima serenità all'anziano e ai familiari.

La possibilità di essere accuditi nel comfort della propria casa, di fatti, permette alla persona che soffre di demenza di sentirsi a proprio agio in un ambiente conosciuto, limitando lo spaesamento e la confusione dovuto a un possibile ricovero in struttura e migliorando di conseguenza anche il decorso della malattia (motivo per cui i medici geriatri consigliano l'assistenza a domicilio anziché la casa di riposo).