Assistere un malato o un anziano non è semplice così come non lo è capire di che tipo di assistenza domiciliare si ha esattamente bisogno.
Spesso si è tentati di ricorrere all’assistenza privata affidandosi all’operato di badanti più o meno referenziate.
Questo però non solleva da tutte le preoccupazioni.
Molte volte la figura estranea, anche quella di un infermiere, non viene tollerata dal paziente che si dimostra poco collaborativo e diffidente.
Per questo, prima di scegliere il servizio di assistenza domiciliare, è necessario seguire una serie di consigli basilari ma molto utili:
1) Parlare con l’assistito
Nei limiti del possibile (e delle condizioni cliniche), è sempre consigliabile partire con il piede giusto, coinvolgendo il familiare bisognoso di cure nella scelta dell’assistenza.
Vedersi piombare all’improvviso una figura estranea dentro casa, nella propria privacy, anche quella più intima, non è mai così semplice.
Un valido escamotage può essere quello di iniziare una conoscenza graduale, aumentando giorno dopo giorno le ore di presenza dell’operatore.
2) Fare una lista delle cure di cui si ha bisogno
Questo è uno step molto importante perché determina il tipo di figura che entrerà in casa del paziente.
Se il bisogno è solamente assistenziale (compagnia, preparazione dei pasti, spostamenti) non c’è bisogno di affidarsi a chi ha una competenza specifica e si può ricorrere alle assistenti familiari (badanti).
Un piccolo appunto: non fidarsi mai del sentito dire.
Meglio affidarsi a persone già conosciute o a un’agenzia specializzata in questi servizi.
Il paziente ha bisogno di medicamenti vari?
In questo caso occorre avvalersi di un infermiere mentre, per le operazioni più complesse quali l’igiene di persone che non possono alzarsi dal letto o spostamenti, è necessario rivolgersi a un Operatore Socio-Sanitario specializzato (OSSS).
3) Comprendere attitudini e motivazioni
Ci sono dei casi in cui la scelta di affidarsi a una badante è forzata, come nel caso in cui il paziente abbia bisogno di un’assenza notturna.
In questo caso quindi è fondamentale non soltanto verificarne le competenze effettive ma anche la propensione a svolgere questo tipo di lavoro.
L’assistenza domiciliare infatti presuppone una certa dimestichezza ma soprattutto una reale aspirazione professionale.
In conclusione, il servizio di assistenza domiciliare deve essere scelto e valutato con cura.
La figura di riferimento infatti rappresenterà per il malato e per la sua famiglia un supporto medico, logistico e psicologico di grande valore.