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Badante notturna: presenza o assistenza?

I doveri di una badante notturna

Quando una persona non è più autosufficiente e ha bisogno di un supporto più o meno costante, può essere affidata a una casa di cura per anziani oppure affiancata da una badante cui vengono assegnate specifiche mansioni.

Tra le esigenze di un anziano allettato può figurare l'assistenza domiciliare notturna. In questo caso il paziente viene affiancato da una persona disposta a restare presso il suo domicilio durante le ore notturne e a prestare assistenza qualora ce ne fosse il bisogno.

Parliamo di una situazione potenzialmente difficile da accettare, sia da parte dell'assistito che dei suoi cari, ma piuttosto facile da gestire dal punto di vista contrattuale. In questi casi, infatti, si rende necessaria l'assunzione di una collaboratrice mediante un apposito contratto di lavoro, il quale può stabilire la sola presenza notturna della badante o l'assistenza notturna all'anziano.

Entrambe le mansioni sono disciplinate dal CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) di categoria.

Nel prossimo paragrafo analizzeremo le tipologie di contratto disponibili per coloro che necessitano di una presenza fissa in casa durante le ore notturne.

Badante di notte: presenza o assistenza

Come accennato in precedenza, se c'è bisogno di una badante solo di notte, le possibilità sono due: stipulare un contratto che stabilisca la sola presenza notturna della badante, oppure un contratto di assistenza domiciliare notturna.

Nel primo caso, il datore di lavoro e il paziente non necessitano di assistenza continua e la collaboratrice domestica, che dorme in una stanza separata, è chiamata a prestare assistenza di rado. In situazioni come questa la disponibilità della badante è compresa nella fascia oraria tra le 20 e le 8 del mattino. La retribuzione prevista per il servizio di compagnia notturna per anziani è sempre uguale, indipendentemente dal livello e dalla formazione della collaboratrice.

Se, invece, l'assistito necessita di cure e attenzioni continue e la badante è chiamata a rimanere vigile per tutta la notte e a prestare soccorso in caso di necessità, la soluzione ottimale è stipulare un contratto di assistenza notturna per anziani. Anche questo contratto stabilisce la presenza della collaboratrice presso il domicilio del paziente nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 8 del mattino.

Compagnia notturna per anziani: in cosa consiste

A distinguere le due forme di assistenza esaminate nel paragrafo precedente sono le mansioni che la badante di notte è chiamata a svolgere. L'assistenza all'anziano può essere effettiva e continuativa, oppure consistere nella sola presenza presso il domicilio in questione.

Generalmente, entrambi i contratti prevedono 54 ore di lavoro settimanali e sono pensati appositamente per chi non svolge prestazioni diurne.

La sola presenza notturna della badante è consigliata a tutti coloro che non hanno particolari esigenze. Se l'anziano dorme bene e si sveglia di rado non avrà alcun bisogno di un'assistente che resti vigile e si prenda cura di lui durante la notte, ma soltanto di una persona che gli faccia compagnia e che sia pronta ad intervenire o a dare l'allarme qualora ce ne fosse il bisogno.

Pertanto, si consiglia questa soluzione a tutti coloro che non hanno bisogno di una specifica assistenza domiciliare notturna, ma il cui obiettivo è semplicemente stare più tranquilli.

Assistenza notturna per anziani: quando ce n'è realmente bisogno?

Se l'assistito necessita di cure specifiche e di un supporto continuo, la scelta migliore è assumere una badante con regolare contratto di assistenza notturna per anziani.

A differenza della sola presenza notturna, l'assistenza domiciliare notturna prevede che la badante resti sveglia e vigile per tutto il tempo che occorre, pronta ad assistere l'anziano qualora ce ne fosse il bisogno. In questo caso, quindi, l'assistenza domiciliare notturna è parte integrante del contratto di lavoro stesso.

Vale la pena sottolineare come alla badante non spetti alcuno straordinario in caso di assistenza effettiva al paziente durante le ore notturne. Questa tipologia di contratto, infatti, stabilisce un compenso orario superiore rispetto a quello previsto per la sola presenza notturna, motivato dal fatto che la collaboratrice è tenuta a rimanere sveglia tutta la notte per assistere l'anziano.

Questa opzione è raccomandata a tutti coloro che hanno un familiare allettato bisognoso di un supporto attento e costante, che si tratti della somministrazione di farmaci, di cure straordinarie o, semplicemente, di qualcuno che lo accompagni al bagno una o più volte a notte.

Assistenza notturna anziani: i consigli dell'esperto

Una delle raccomandazioni principali riguarda l'opportunità di evitare due diverse assunzioni (una per la badante di notte e l'altra per una badante diurna), ma di assumere una sola badante convivente full-time.

Il regime di convivenza, infatti, prevede che la collaboratrice si trasferisca e dorma presso il domicilio dell'assistito. Questa soluzione è senza dubbio la più indicata per tutti coloro che non hanno particolari esigenze notturne. In caso di emergenza, la collaboratrice garantirà assistenza al paziente.

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