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Per usufruire della radiografia, dell’ecografia e della TAC esistono due possibilità, ovvero: affidarsi al proprio medico curante, il quale prescriverà l’esame più adatto; recarsi direttamente presso un centro specializzato, bypassando il medico.
La scelta consigliata è senza dubbio la prima, in quanto il paziente difficilmente è a conoscenza dell’esame più indicato per indagare le proprie condizioni di salute.
Ma in cosa consistono i vari esami, cosa sono Radiografia, ecografia o tac? e quali sono i rispettivi campi d’applicazione?
La radiografia è uno strumento utilizzato per diagnosticare numerose malattie.
Impiega i raggi X, i quali vengono assorbiti in quantità maggiori dalle ossa e minori dai tessuti molli; ciò produce il contrasto tipico delle immagini a raggi X, con le ossa che appaiono perfettamente definite.
Per tale motivo, le radiografie sono particolarmente adatte per gli esami delle ossa e dei tessuti calcificati; grazie a questa metodologia è possibile rilevare eventuali fratture, problemi articolari, etc.
L’ecografia è un esame non invasivo, che utilizza ultrasuoni emessi da sonde applicate sulla pelle del paziente.
Permette di visualizzare ghiandole, organi, vasi sanguigni, strutture muscolari e tendinee.
Gli ultrasuoni, tuttavia, non sono in grado di indagare le strutture ossee.
La TAC, infine, è una procedura diagnostica utilizzata per effettuare indagini digitali per sezioni, ovvero su più strati (piani assiali).
Oggi, grazie all’impiego di macchinari moderni, restituisce immagini tridimensionali, utili per approfondire quanto emerso dagli esami radiografici ed ecografici.
Serve ad indagare le aree difficilmente osservabili con altri metodi, tra cui i vasi, le strutture interne del cuore e i bronchi.
È indicata nelle situazioni in cui esiste il sospetto di traumi, lesioni, emorragie, tumori o ischemie.
Negli ultimi decenni, l’uso della diagnostica per immagini nella prassi medica ha conosciuto una crescita esponenziale, grazie anche allo sviluppo delle moderne tecnologie e all’integrazione con l’informatica.
Inoltre, essa raccoglie strumenti rapidi e piuttosto sicuri, grazie ai quali definire le condizioni del paziente.
Nel corso del tempo, al miglioramento dell’offerta, ha fatto seguito un inevitabile incremento della domanda: le stime, infatti, parlano di un costante aumento delle prestazioni cliniche, con un tasso di crescita annuo pari all’8%.
Gli esami più richiesti sono le ecografie e le radiografie, cui fanno seguito le TC (o TAC) e le risonanze magnetiche: metodi differenti, che vengono prescritti dal medico in seguito ad un’accurata valutazione delle condizioni del paziente e dei disturbi da indagare.
Oggigiorno, i medici, oltre che sulle evidenze cliniche, basano la propria scelta anche su una serie di linee guida scientifiche, redatte per definire l’esame da eseguire in relazione alle necessità del singolo paziente e al rapporto costo/efficacia.
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Come accennato in precedenza, la radiografia sfrutta il fatto che tessuti di diversa densità e diverso numero atomico Z assorbono le radiazioni in maniera differente: le formazioni caratterizzate da un numero atomico e da uno spessore elevati (ad es. le ossa) trattengono bene le radiazioni, pertanto appaiono più chiare sulla pellicola; le strutture che trattengono le radiazioni soltanto parzialmente (vasi, muscoli, etc) appaiono grigie; infine, quelle che vengono attraversate (come i polmoni), risultano scure.
L’insieme di queste tonalità restituisce l’immagine radiografica. I raggi X hanno un effetto potenzialmente nocivo sui tessuti biologici e, nonostante la quantità di radiazioni emanata da una radiografia sia piuttosto limitata, è bene sottoporsi a quest’esame soltanto qualora non sia possibile accertare le cause di un disturbo ricorrendo ad altri metodi.
In tal caso, le ricerche indicano che il beneficio sarà maggiore del rischio.
La radiografia può essere prescritta per accertare numerose malattie, la radiografia è l’esame giusto per:
L’ecografia è un esame che usa gli ultrasuoni emessi da particolari sonde poggiate sul paziente, utili ad indagare i tessuti sottostanti (ad eccezione delle ossa).
Restituisce immagini in tempo reale degli organi interni, dei vasi sanguigni e delle strutture profonde.
L’esame standard permette di ottenere sezioni bidimensionali (2D) in bianco e nero proiettate su un monitor.
Tuttavia, grazie alle nuove apparecchiature, è possibile fruire anche di immagini tridimensionali particolarmente accurate.
L’esame non comporta l’uso dei raggi X e non presenta effetti collaterali o rischi per la salute (non a caso viene impiegato anche per le donne in gravidanza).
Il campo d’applicazione dell’ecografia è particolarmente ampio e comprende:
La tomografia computerizzata (TC) è un esame di diagnostica per immagini che permette di indagare qualsiasi regione del corpo.
Anch’essa utilizza i raggi X e rielabora i dati ottenuti mediante un computer in grado di costruire immagini tridimensionali dei tessuti.
In passato, la TC veniva condotta effettuando soltanto scansioni perpendicolari alla lunghezza del corpo, come se questo fosse tagliato a fette; di conseguenza, era definita Tomografia Assiale Computerizzata o TAC.
Nonostante le differenze, ancora oggi viene utilizzato il termine TAC. Si tratta, tuttavia, di una sigla impropria, in quanto le immagini vengono acquisite attraverso un tubo radiogeno, il quale emette i raggi X ruotando intorno al paziente sdraiato.
In questo modo, è possibile elaborare immagini tridimensionali.
La TAC viene usata in numerosi ambiti (neurologico, oncologico, traumatologico, cardiologico, ginecologico).
Consente, inoltre, di visualizzare vene ed arterie.
A volte, per migliorare ulteriormente la qualità delle immagini, è necessario iniettare nel paziente una sostanza a base di iodio, definita mezzo di contrasto.
La TAC emette quantità abbastanza elevate di radiazioni, pertanto non va intesa come uno strumento per effettuare check-up periodici.
La TC viene usata per:
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