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L’ernia bilaterale colpisce il 25% degli uomini e soltanto il 2% della popolazione femminile.
Un intervento medico tempestivo può scongiurare non solo la comparsa e l’aumento del tipico rigonfiamento ma impedire anche eventuali complicazioni.
L’ernia bilaterale consiste nella presenza di un’ernia inguinale su entrambi i lati dell’osso pubico.
La sua comparsa è dovuta alla presenza di zone “deboli” del canale inguinale dovute a malformazioni genetiche, al lavoro intenso, a sforzi eccessivi, alla gravidanza oppure all’aumento di peso.
Nell’uomo solitamente queste ernie bilaterali, a causa della tipica conformazione maschile, sono molto più grandi rispetto a quelle femminili.
Il primo sintomo è quello relativo alla comparsa di un gonfiore su entrambi i lati dell’inguine che diventa molto evidente quando si tossisce e scompare nel momento in cui ci si sdraia.
All’inizio il dolore e il bruciore sono lievi ma aumentano con il progredire del disturbo.
Negli uomini i testicoli sono gonfi e doloranti.
La sensazione di pesantezza nell’addome è accentuata dalla stipsi insistente e fastidiosa.
L’ernia bilaterale non guarisce con i farmaci.
La cura risolutiva è l’operazione chirurgica, sia in laparoscopia che tradizionale.
Mentre la prima ripara l’ernia dall’interno e viene eseguita in day surgery, la seconda si svolge attraverso una piccola incisione all’inguine, necessaria per “spingere” all’interno i due rigonfiamenti.
In entrambi i casi, l’intervento si svolge simultaneamente in tutte e due i lati e permette un recupero abbastanza rapido del paziente.
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