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Indice
1. Ginnastica respiratoria e riabilitazione polmonare2. Ginnastica respiratoria per anziani (e non solo)3. Esercizi di fisioterapia polmonare: come funzionaLa ginnastica respiratoria è un programma di riabilitazione multidisciplinare, che mira a curare i pazienti che lamentano disfunzioni respiratorie.
Ciascun piano di allenamento, composto da esercizi di respirazione specifici, va calibrato in base alle capacità del paziente ed è finalizzato a migliorarne l’autonomia.
Ad esempio, i pazienti affetti da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) presentano una resistenza allo sforzo assai limitata, a causa dell’instaurarsi di un meccanismo che li obbliga a ridurre gradualmente l’attività fisica per colpa della dispnea.
Ne consegue una parallela perdita di forza e trofismo nei muscoli periferici, facendo sì che i pazienti sviluppino una progressiva perdita di autonomia e una forte limitazione durante le attività quotidiane, riducendone dunque la qualità della vita.
Nei decenni passati la convinzione generale era che gli individui con BPCO non fossero in grado di allenare la muscolatura (la ginnastica respiratoria mirava esclusivamente a rinforzare i muscoli deputati alla respirazione e a rieducare il diaframma); tuttavia, agli inizi degli anni ’90 è stato invece dimostrato come nei pazienti con BPCO anche grave sia possibile osservare miglioramenti significativi con un piano di riallenamento allo sforzo, grazie proprio alla "ginnastica polmonare".
È possibile usare la ginnastica respiratoria per trattare la dispnea causata da alcune patologie dell’apparato respiratorio, ad esempio:
La riabilitazione respiratoria consente al paziente di contrastare i sintomi derivanti da queste patologie, con numerosi vantaggi e benefici.
Gli obiettivi della ginnastica respiratoria includono:
Si tratta di un approccio terapeutico dedicato a pazienti di tutte le età, seppur a beneficiarne siano spesso anziani con enfisema polmonare; i vantaggi offerti dalla ginnastica respiratoria, tuttavia, riguardano persone con disturbi anche molto differenti tra loro.
I pazienti affetti da BPCO lieve-moderata, ad esempio, riescono ad ottenere miglioramenti importanti, mentre i pazienti gravi migliorano la sensazione di benessere e la resistenza allo sforzo senza incorrere in incrementi significativi del VO2max (il consumo delle scorte di ossigeno).
Si tratta di benefici che contribuiscono a migliorare la qualità della vita in tutti i soggetti affetti da patologie croniche, nonostante la presenza di alterazioni strutturali irreversibili.
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Per pianificare un programma di ginnastica respiratoria efficace è necessario valutare innanzitutto le funzionalità residue del paziente, misurandone i livelli di dispnea e disabilità.
Per farlo il fisioterapista si avvale di alcuni test, quali:
I test descritti permettono di misurare il carico di lavoro che il paziente è in grado di sopportare (VO2max): tale parametro, che indica il consumo massimo di ossigeno, corrisponde al potenziale del metabolismo aerobico, ovvero alla capacità dell’organismo di ossigenare i tessuti e alla capacità dei tessuti di estrarre l’ossigeno necessario.
Questo valore permette di programmare l’allenamento di riabilitazione regolandone durata, intensità e frequenza.
Il fisioterapista programma l’allenamento in base ai risultati dei test descritti in precedenza, quindi segue il paziente durante l’allenamento: quest’ultimo è finalizzato all’aumento della resistenza e al rafforzamento dei gruppi muscolari più grandi.
Tra gli esercizi di riabilitazione respiratoria consigliati figurano la cyclette, il tapis roulant, le scale ed alcune combinazioni di movimenti a corpo libero.
Per quanto riguarda la frequenza dell’allenamento è necessario che il paziente raggiunga valori di VO2max pari al 60-70% per 20 o 30 minuti, con una cadenza di 3-4 volte a settimana.
Un programma simile è consigliato alla maggior parte dei pazienti affetti da BPCO, ma non a tutte le persone che presentano un’ostruzione grave delle vie aeree.
L’alternativa è costituita da una tipologia di allenamento a intervalli regolari, che consiste nel lavorare al 60-80% della capacità massima per 3 o 4 minuti, riposando per altri 3 o 4 minuti.
Ciascun programma riabilitativo va osservato per un periodo di circa 12 settimane, sufficienti per ottenere determinati benefici.
È necessario che i pazienti rispettino tutte le indicazioni del fisioterapista circa la durata, l’intensità e la frequenza dell’allenamento.
Per un'efficacia terapeutica maggiore, dovuta all'esecuzione degli esercizi senza stress e nel comfort della propria casa, è possibile inoltre eseguire alcuni programmi di ginnastica respiratoria grazie a percorsi mirati di fisioterapia a domicilio.
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