Da oltre un anno le modalità di lavoro di milioni di persone sono profondamente cambiate a causa della pandemia da coronavirus.
Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, il cosiddetto “lavoro agile” è entrato a far parte della quotidianità di oltre 5 milioni di italiani. Di certo, dunque, non è un caso che vi sia un aumento di disturbi legati all'infiammazione da cervicale: sintomi e cause sono da ricercarsi proprio nel lavoro da casa.
Lo smartworking si accompagna spesso a sintomi da infiammazione cervicale, come dolori posturali, mal di testa, mal di schiena, dolore al collo o al tunnel carpale e persino cervicobrachialgia, un sintomo della cervicale infiammata per cui il dolore può irradiarsi dal collo alle dita della mano.
Da cosa è dovuto? La causa è presto spiegata: questo profondo cambiamento di abitudini legate ad uno stile di vita ha portato a una maggiore sedentarietà e a posture scorrette, a causa di postazioni di lavoro domestiche “arrangiate” che hanno contribuito all’incremento di dolori cervicali, lombari e alla colonna vertebrale.
In casa, di fatti, difficilmente si è dotati di una sedia ergonomica, di un poggiapiedi o di una scrivania adatta, motivo per cui sarà la zona cervicale a risentirne di più.
Quali sono dunque i rimedi per il dolore a collo e schiena?