Per evitare stress e traumi in grado di sfociare in urla o comportamenti aggressivi, bisogna permettere al paziente di vivere in un ambiente familiare, noto e riconoscibile, in cui possa memorizzare facilmente la posizione dei vari oggetti ed eseguire al meglio le normali attività quotidiane.
Anche i trasferimenti temporanei (vacanze, brevi soggiorni, etc.) sono da evitare, poiché in grado di stravolgere l'orientamento del paziente e causare effetti a cascata, in grado di ripercuotersi sulla sua funzionalità anche dopo aver fatto ritorno presso il suo domicilio abituale.
A tal proposito, nel caso in cui un caro anziano avesse bisogno di assistenza, affidarsi all’aiuto di una badante o un’assistente domiciliare può fare la differenza, configurandosi come un’opzione preferibile al ricovero in struttura.
Essere accudito all’interno della propria casa, infatti, fa sì che l’anziano possa trovarsi in un posto familiare e accogliente, contribuendo a tenere a bada gli effetti della malattia correlati a confusione, spaesamento e anche aggressività.
Da assecondare e promuovere è, inoltre, l'attività fisica, che il paziente deve svolgere con ritmi e modalità compatibili con le proprie condizioni fisiche e cliniche.
È sufficiente una semplice passeggiata all'aria aperta, in modo da tenere allenati mobilità articolare ed equilibrio e, al contempo, permettere al paziente di scaricare tensione e aggressività.
Il movimento è prezioso anche per facilitargli il riposo ed evitare che si svegli continuamente o, peggio, trascorra intere notti insonni.
Un anziano affetto da demenza va trattato con gentilezza, ricordando sempre che le sue eventuali reazioni negative sono legate esclusivamente alla malattia e non al suo carattere.
Per farsi capire è necessario parlare lentamente, usare un tono di voce pacato, evitare di innervosirsi se il paziente sembra pensare ad altro.
È importante utilizzare frasi semplici e dirette, prive di metafore, perifrasi, etc.
Quando si parla, bisogna accompagnare il discorso con gesti che possano aiutare la comprensione e attendere pazientemente la risposta.
In generale, quindi, è necessario mantenere un atteggiamento tranquillo e pacato, e nel caso di aggressività o urla da parte del nostro caro è sempre bene mantenere la calma e chiamare il medico di riferimento.
In casi simili, inoltre, l’aiuto di figure competenti, come badanti con esperienza, può aiutare anche i familiari ad affrontare con più serenità la demenza senile del proprio caro.
Bibliografia:
- Consigli per trattare gli anziani affetti da demenza senile
- Cos’è la demenza senile
- Demenza senile: fissazioni e allucinazioni