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Demenza senile, come comportarsi?

La demenza senile è una malattia neuro-degenerativa che interessa gli anziani e ne determina una graduale riduzione delle facoltà cognitive.

Questo disturbo può provocare diverse problematiche, manifestando anche effetti quali urla e fissazioni mentali, portando l’anziano a divenire persino aggressivo.

Chi si trova a interagire con un caro malato, si chiede spesso come comportarsi in caso di demenza senile per affrontare al meglio questa delicata situazione.

Come bisogna porsi con le persone che ne soffrono senza urtare la loro sensibilità?

E, soprattutto, come calmare un malato di demenza senile?

Si tratta di quesiti interessanti, la cui soluzione potrebbe costituire un aiuto prezioso per tutti coloro che hanno quotidianamente a che fare con parenti affetti da una malattia subdola e devastante come questa.

Come comportarsi con un anziano con demenza senile?

Esistono diverse tipologie di demenza senile, tra cui la demenza vascolare, il morbo di Alzheimer e la demenza a corpi di Lewy.

Questa malattia, le cui cause non sono ancora del tutto note, provoca numerosi sintomi avversi, dai deficit di memoria ai problemi di personalità, passando infine per i disturbi del linguaggio.

Quando raggiunge uno stadio avanzato può causare una perdita pressoché totale delle capacità cognitive, caratterizzata da incapacità nel riconoscere i propri cari, difficoltà di deglutizione, perdita della capacità di orientamento, etc.

Attualmente, la demenza senile è ritenuta una patologia irreversibile, per cui non esiste alcuna cura efficace riconosciuta.

Tuttavia, è possibile riconoscerla e mettere in pratica alcuni accorgimenti per ridurre eventuali reazioni negative da parte dell’anziano che ne è colpito.

Demenza senile: sintomi e comportamenti tipici

La demenza senile è una patologia caratterizzata dalla progressiva decadenza delle cellule nervose cerebrali; questo fenomeno causa la comparsa di diversi sintomi di natura neurologica, destinati a peggiorare col tempo.

Medici e scienziati suddividono il decorso della malattia in tre stadi principali, detti:

  • d'esordio, durante il quale compaiono i sintomi tipici della condizione, ma in maniera attenuata;
  • intermedio, caratterizzato da un peggioramento dei segni e dei sintomi, sia da un punto di vista della frequenza che dell'intensità;
  • avanzato, durante il quale la sintomatologia associata peggiora ulteriormente, obbligando il paziente a rinunciare alla sua normale quotidianità.

I sintomi della demenza senile

Inizialmente, le manifestazioni tipiche della malattia comprendono:
- mancanza d'iniziativa e/o tendenza alla passività;
- lievi o impercettibili difficoltà di calcolo, linguaggio, comprensione e ragionamento;
- occasionale mancanza di giudizio;
- cambiamenti sporadici della personalità;
- disturbi mnemonici di lieve entità (amnesie).

Durante lo stadio intermedio si aggiungono:
- instabilità emotiva;
- difficoltà a sbrigare le attività più banali;
- confusione e disorientamento spazio-temporale;
- problemi visivi (difficoltà nel quantificare le distanze e/o nel riconoscere i colori);
- evidenti difficoltà di linguaggio;
- problemi con la memoria a breve e a lungo termine;
- perdita delle abilità cognitive, dalla capacità di apprendimento a quella di giudizio.

Allo stadio più avanzato della malattia appartengono i seguenti sintomi:
- perdita pressoché totale delle capacità cognitive;
- incapacità di svolgere la maggior parte delle attività quotidiane, compreso mangiare, lavarsi, etc.;
- perdita del controllo motorio;
- perdita di controllo della funzione vescicale e intestinale (incontinenza urinaria);
- evidenti difficoltà di deglutizione;
- incapacità nel riconoscere le persone care.

In alcuni casi, infine, il soggetto può manifestare sintomi più importanti quali urla e aggressività, agitazione, insonnia e depressione.

Fissazioni mentali negli anziani con demenza senile

Nella demenza senile i comportamenti inconsueti non sono una rarità, sebbene non appartengano alle manifestazioni tipiche della malattia.

Oltre ai sintomi sopra elencati, le persone affette da demenza senile possono lamentare anche fissazioni mentali e illusioni sensoriali quali allucinazioni, fissazioni e disturbi del pensiero.

Questi sintomi sono più frequenti nella demenza a corpi di Lewy.

In genere, i pazienti soggetti a fissazioni mentali e illusioni sono coloro che hanno sviluppato una demenza senile di tipo moderato; costoro possono percepire creature e oggetti che sembrano fuoriuscire dai muri o da altre superfici.

Tali fenomeni possono spaventare e persino sconvolgere chi soffre di demenza, dando vita a vere e proprie fissazioni.

Qualora il paziente fosse preda di allucinazioni di questo tipo e dovesse convincersi di essere perseguitato da qualcosa o qualcuno, la situazione potrebbe complicarsi, sia per il caregiver che per il resto del nucleo familiare.

Va ricordato che, a causa dei loro disturbi, le persone affette da demenza tendono a non captare più eventuali connessioni logiche di causa-effetto.

L'importante è evitare di contraddirle o cercare di convincerle che ciò che vedono è soltanto frutto della loro immaginazione.

Inoltre, i parenti devono riferire ogni genere di cambiamento al medico, incluse la comparsa o l'accentuazione delle illusioni sensoriali, spesso peggiorate da condizioni di malnutrizione e disidratazione.

Come comportarsi con un malato di demenza senile

Dopo aver visto i sintomi che colpiscono gli anziani con demenza senile, vediamo ora i comportamenti da adottare affinché non si creino ulteriori situazioni spiacevoli.

Con alcune accortezze, infatti, è possibile creare un ambiente in cui vivere più serenamente.

Un buon sistema d'illuminazione e la correzione della vista possono aiutare il paziente a ridurre le illusioni visive.

Inoltre, può essere utile adottare alcuni accorgimenti nell'ambiente circostante, ad esempio evitando la presenza di grandi superfici in vetro o altri materiali riflettenti, che potrebbero peggiorare le allucinazioni. È importante rimuovere specchi, display e televisori e mettere delle tende davanti alle finestre.

La riorganizzazione degli spazi domestici è fondamentale: la casa deve essere sicura e organizzata, in modo da ottimizzare la residua autonomia dell'anziano.

In particolare, è necessario eliminare eventuali ingombri e oggetti pericolosi, dotare gli spazi di dispositivi e supporti specifici.

I mobili vanno posizionati in modo che possano offrire un appoggio sicuro e facilitare i movimenti; bagno e scale vanno dotati di corrimano, maniglie e superfici antiscivolo.

Infine, sedie, divani e poltrone debbono essere stabili e privi di cuscini, essendo questi in grado di facilitare le cadute.

In caso di allucinazioni frequenti o fissazioni, è necessario valutare insieme al medico se e in che dosaggio usare alcune categorie di farmaci.

Gli effetti collaterali dei medicinali, infatti, possono peggiorare le visioni notturne e comportare ulteriori difficoltà, quali sonnolenza e confusione mentale, che a loro volta aumentano il rischio di cadute.

Consigli utili per affrontare la demenza senile

Per evitare stress e traumi in grado di sfociare in urla o comportamenti aggressivi, bisogna permettere al paziente di vivere in un ambiente familiare, noto e riconoscibile, in cui possa memorizzare facilmente la posizione dei vari oggetti ed eseguire al meglio le normali attività quotidiane.

Anche i trasferimenti temporanei (vacanze, brevi soggiorni, etc.) sono da evitare, poiché in grado di stravolgere l'orientamento del paziente e causare effetti a cascata, in grado di ripercuotersi sulla sua funzionalità anche dopo aver fatto ritorno presso il suo domicilio abituale.

A tal proposito, nel caso in cui un caro anziano avesse bisogno di assistenza, affidarsi all’aiuto di una badante o un’assistente domiciliare può fare la differenza, configurandosi come un’opzione preferibile al ricovero in struttura.

Essere accudito all’interno della propria casa, infatti, fa sì che l’anziano possa trovarsi in un posto familiare e accogliente, contribuendo a tenere a bada gli effetti della malattia correlati a confusione, spaesamento e anche aggressività.

Da assecondare e promuovere è, inoltre, l'attività fisica, che il paziente deve svolgere con ritmi e modalità compatibili con le proprie condizioni fisiche e cliniche.

È sufficiente una semplice passeggiata all'aria aperta, in modo da tenere allenati mobilità articolare ed equilibrio e, al contempo, permettere al paziente di scaricare tensione e aggressività.

Il movimento è prezioso anche per facilitargli il riposo ed evitare che si svegli continuamente o, peggio, trascorra intere notti insonni.

Un anziano affetto da demenza va trattato con gentilezza, ricordando sempre che le sue eventuali reazioni negative sono legate esclusivamente alla malattia e non al suo carattere.

Per farsi capire è necessario parlare lentamente, usare un tono di voce pacato, evitare di innervosirsi se il paziente sembra pensare ad altro.

È importante utilizzare frasi semplici e dirette, prive di metafore, perifrasi, etc.

Quando si parla, bisogna accompagnare il discorso con gesti che possano aiutare la comprensione e attendere pazientemente la risposta.

In generale, quindi, è necessario mantenere un atteggiamento tranquillo e pacato, e nel caso di aggressività o urla da parte del nostro caro è sempre bene mantenere la calma e chiamare il medico di riferimento.

In casi simili, inoltre, l’aiuto di figure competenti, come badanti con esperienza, può aiutare anche i familiari ad affrontare con più serenità la demenza senile del proprio caro.

Bibliografia:
- Consigli per trattare gli anziani affetti da demenza senile
- Cos’è la demenza senile
- Demenza senile: fissazioni e allucinazioni