L’indicazione della figura professionale che debba prendersi cura del paziente è legata alle condizioni e alle esigenze di quest’ultimo, che andranno valutate di volta in volta da personale specializzato.
In questo articolo non consideriamo altri specifici casi, come l’intervento del fisioterapista, rimettendo il focus sulla scelta fra OSS o Infermiere.
Esistono diversi livelli di gravità ed ognuno di questi necessita di prestazioni sanitarie differenti.
L’operatore socio sanitario (OSS) è un professionista qualificato e certificato che ha il dovere esclusivo di assistere i pazienti non autosufficienti durante le attività legate alla quotidianità (alimentazione, igiene e mobilità).
L’assistenza a domicilio praticata da un OSS è tesa al recupero o al mantenimento dell’autonomia del paziente.
I soggetti che possono averne bisogno sono coloro che hanno appena subito un intervento chirurgico o chi è allettato per colpa di una malattia debilitante.
L’OSS, inoltre, può affiancare un’equipe multidisciplinare formata da medici, infermieri e fisioterapisti, lavorando in supporto e collaborazione con gli altri professionisti.
Chi necessita di servizi di tipo infermieristico, invece, deve affidarsi ad un infermiere (vedi sopra quando abbiamo spiegato le sue funzioni specifiche), indicato per necessità sanitarie post-ospedaliere o post-operatorie, piuttosto che ai pazienti che necessitano di un ciclo di cure.
In alcuni casi potrebbe essere necessaria la presenza di un infermiere per la notte, onde intervenire in caso di criticità.
Attenzione: l’infermiere è necessario in caso di iniezioni intramuscolari e sottocutanee, medicazioni complesse, prelievi del sangue, somministrazione di terapie farmacologiche.