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Indice
1. Vaccini per cani: quali sono e da cosa proteggono?2. Informazioni utili sul vaccino da chiedere al veterinario3. Il calendario dei vaccini per cani4. Da quali malattie proteggono i vaccini obbligatori per cani?5. I vaccini per cani opzionali6. Chiedere al veterinario a domicilioL'arrivo della bella stagione è sempre accompagnato dal sopraggiungere di insetti e parassiti: proprio a causa di questi ultimi, è importante proteggere il nostro cane dall'insorgere di patologie che potrebbero essere pericolose per la loro salute.
Tuttavia, ogni cane è differente dagli altri: per questo potrebbe essere necessario l'intervento di un veterinario a domicilio.
In questo articolo scopriamo come salvaguardare la salute del nostro cane attraverso i vaccini obbligatori, somministrati secondo un calendario specifico per fare fronte ai pericoli di ogni stagione.
Primavera ed estate sono due stagioni che portano con loro l'arrivo di insetti e parassiti, portatori diretti di patologie da cui i cani devono essere protetti.
Tra le patologie più ricorrenti, infatti, troviamo la filariosi cardiopolmonare, causata dalle zanzare, la leishmaniosi, provocata dai pappataci, oltre a tutte quelle problematiche derivanti da zecche, pulci e pidocchi pericolose anche per l’uomo. È dunque fondamentale mettere in atto una profilassi corretta, in modo da proteggerli da attacchi indesiderati.
L'arma utilizzata contro questo tipo di problematiche sono proprio i vaccini per cani, di cui ne esistono di diverse varietà.
Fra i vaccini polivalenti per cani più diffusi troviamo il trivalente, il tetravalente, il pentavalente, l'esavalente e l'eptavalente. Nel dettaglio:
I vaccini per cani si differenziano in obbligatori e facoltativi, anche se l’obbligatorietà è spesso legata all’area geografica in cui si vive.
Vaccinare il cane contro le malattie infettive più diffuse, infatti, è senza dubbio la scelta più giusta che si possa fare.
Vediamo dunque come si differenziano i vaccini.
I vaccini obbligatori per cani proteggono:
I vaccini facoltativi, invece, proteggono da:
Naturalmente, un vaccino facoltativo in Italia può essere obbligatorio in un altro Paese, in cui la malattia è maggiormente diffusa. Dunque, se si è in procinto di viaggiare per recarsi in un altro Paese, è bene informarsi su quali vaccinazioni sarebbe meglio mettere in atto.
È molto importante evitare che i cani non ancora vaccinati entrino in contatto con esemplari adulti, in modo da prevenire il contagio da infezioni di natura virale o batterica.
Il vaccino cambia a seconda dell’area in cui si vive, nonché della razza e della tipologia di cane (da guardia, da compagnia, da corsa, destinato a concorsi di bellezza, etc).
In genere, ai cani vengono somministrati vaccini polivalenti vivi, a volte in grado di causare brevi alterazioni dell’omeostasi, nonché un temporaneo indebolimento del sistema immunitario.
Proprio per tale motivo, i vaccini vanno somministrati soltanto ad animali perfettamente sani e i proprietari sono tenuti ad attenersi in maniera rigorosa alle raccomandazioni offerte dal veterinario.
Dal momento che ogni situazione è differente da ogni altra, l'attenzione di un veterinario a domicilio può essere la soluzione a situazioni particolari o di impossibilità di spostamento, per donare comodità al cane e al padrone.
Una corretta profilassi prevede un calendario di vaccinazione ben preciso, affinché l'animale sia protetto in ogni periodo dell'anno.
Ecco di seguito il calendario dei vaccini di base in Italia:
In genere, i cuccioli vengono vaccinati già a partire dal secondo mese di vita.
Se acquistato presso un allevatore, il cucciolo viene consegnato munito di tessera sanitaria e con almeno una prima dose di vaccino già somministrata.
Ai cuccioli con più di 12 settimane e agli animali adulti di cui non si conosce la storia vaccinale, vanno eseguite due vaccinazioni contro adenovirus, parvovirus e cimurro a distanza di 21 giorni. In generale il veterinario avrà maggiore accortezza nel caso della prima visita del cucciolo, in quanto la giovane età dell'animale necessita almeno inizialmente di cure specifiche.
Il richiamo del vaccino è annuale; con l'occasione, durante la stessa visita il veterinario potrà controllare che il cane sia del tutto in salute, prevenendo dunque qualsiasi problematica eventuale.
Le vaccinazioni obbligatorie proteggono dalle seguenti malattie:
La vaccinazione contro il cimurro, o “malattia di Carrè”, si svolge per prevenire un particolare tipo di virus appartenente al genere Morbillivirus.
I più colpiti sono gli animali giovani. Fra i sintomi del cimurro si possono riscontrare:
L'adenovirus di primo ceppo causa l'epatite infettiva, mentre il secondo ceppo genera una tracheobronchite infettiva, nota anche come “tosse dei canili”.
L’epatite canina (o malattia di Rubarth) può colpire animali di ogni età, anche se risulta più grave nei cuccioli.
I sintomi dell’adenovirus nel cane sono i seguenti:
La laringotracheite del cane, invece, esordisce con tosse, scolo nasale e possibili deglutizioni a vuoto.
Generalmente, la parvovirosi provoca gastroenterite emorragica, caratterizzata da vomito, diarrea ed emorragie intestinali.
I cani con forme gravi possono avere febbre alta e morire nell’arco di 2 o 3 giorni.
Per questo è fondamentale, anche in questo caso, agire attraverso il vaccino specifico contro la parvovirosi canina.
La vaccinazione contro la parvovirosi canina nei cuccioli di età inferiore a 12 settimane non è efficace, poiché gli anticorpi materni ne contrastano l’effetto; al contempo, questi non sono in grado di proteggere efficacemente dall’infezione.
I cuccioli nati da madri non vaccinate, invece, possono sviluppare miocardite, altra patologia potenzialmente letale.
Per evitare infezioni da parvovirus durante le prime settimane di vita, quindi, è fondamentale adottare ulteriori strategie.
Da qui nasce la necessità di proteggere il cucciolo mediante immuno-nutrizione ed evitando che entri in contatto con cani adulti.
Le vaccinazioni opzionali per cani sono consigliate dai veterinari a tutti i proprietari di cani che vivono in zone in cui la malattia è endemica.
Esistono vaccini per cani contro la rabbia canina, la leptospirosi, la leishmaniosi e l’infezione da coronavirus canino. Vediamoli tutti nel dettaglio.
La rabbia colpisce tutti i mammiferi (incluso l’uomo) ed è provocata da un patogeno noto come Lyssavirus.
Nel nostro Paese, il vaccino contro la rabbia è obbligatorio soltanto nelle aree a rischio ed è generalmente dettato da ordinanze locali.
Il vaccino contro la rabbia fa sì che l’organismo dell’animale crei una risposta immunitaria efficace soltanto due settimane dopo l’iniezione. Durante questo periodo, l’animale va tenuto lontano da eventuali fonti di contagio.
La prima somministrazione dura un anno. Successivamente, i richiami hanno una durata di 2 o 3 anni.
Il vaccino per cane contro la leptospirosi è un’infezione batterica provocata da varie leptospire, le quali colpiscono tutti i mammiferi (e quindi anche l'uomo): pertanto è fondamentale assumere le giuste precauzioni sempre, in ogni luogo ci si sposti.
Gli animali più a rischio sono quelli che entrano spesso a contatto con individui infetti e/o ratti portatori.
Le vaccinazioni per cani sono due e vengono effettuate a partire dai 3 mesi d’età, a distanza di 3 settimane l’una dall’altra.
In seguito, sono consigliati richiami semestrali.
La leishmaniosi è diffusa soprattutto nei Paesi mediterranei ed è provocata dal parassita Leishmania Infantum.
Tale parassita viene trasmesso da cane a cane mediante la puntura di un flebotomo (il moscerino noto come pappatacio).
Molti cani infetti sono asintomatici, tuttavia in alcuni esemplari la leishmaniosi può causare febbre, perdita di peso e/o del pelo, infiammazioni cutanee, etc.
La trasmissione del parassita all’essere umano è cosa piuttosto rara.
Il vaccino contro la leishmaniosi non garantisce una protezione assoluta, ma costituisce soltanto una misura complementare all’uso dei mezzi preventivi tradizionali (spray, repellenti e collari).
Da non confondere con il Covi-19 che ha colpito la popolazione umana mondiale, il coronavirus è un patogeno responsabile di una blanda infezione gastro-intestinale, presente soltanto nei cuccioli. È parere diffuso, infatti, che il vaccino non sia necessario nei cani adulti.
La trasmissione è oro-fecale, e i sintomi più diffusi sono perdita di appetito, diarrea, disidratazione generale.
Quando si adotta un cane, la prima cosa da fare è informarsi presso il veterinario di fiducia su quali vaccini effettuare sul proprio amico a quattro zampe.
Capita però che a causa di un'infezione in corso o perché non vi sono le condizioni fisiche per spostarsi, non sia possibile andare presso lo studio del professionista. Ecco dunque che si rende necessaria la visita a domicilio del veterinario.
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